Data breach e data leak: cosa sono, differenze e come prevenirle

Data breach e data leak: cosa sono, differenze e come prevenirle

I data breach e i data leak sono considerati entrambi incidenti di sicurezza informatica che compromettono la riservatezza e l’integrità dei dati aziendali e personali. Non possono però essere considerati uno il sinonimo dell’altro.

Il data breach, infatti, vede la violazione intenzionale, o accidentale, di una rete aziendale da parte di un aggressore esterno, mentre il data leak è causato da una divulgazione non autorizzata di dati da parte di un insider, o da un errore umano.

Per prevenirli e capire meglio queste due definizioni nell’articolo vedremo:

Cosa sono i data breach

Un data breach è una violazione grave della sicurezza informatica, nella quale i dati e le informazioni vengono compromessi, o esposti senza autorizzazione.

È una violazione che può accadere in maniera accidentale, oppure intenzionalmente con conseguente possibile distruzione, perdita, modifica o divulgazione non autorizzata di informazioni sensibili. Un data breach può causare gravi conseguenze per i clienti, ma soprattutto per l’azienda stessa che rischia di perdere la sua reputazione.

Tra gli esempi di data breach abbiamo:

  • L’accesso non autorizzato ai dati da parte di terze parti;
  • Il furto o la perdita di dispositivi contenenti informazioni sensibili;
  • La manipolazione intenzionale dei dati;
  • L’impossibilità di accedere ai dati a causa di attacchi informatici o malware;
  • La perdita o la distruzione dei dati a causa di incidenti o calamità naturali;
  • La divulgazione non autorizzata delle informazioni personali.

Cosa sono i data leak

Il termine “data leak” si riferisce alla perdita non autorizzata di dati sensibili o informazioni riservate. A differenza del “data breach”, che coinvolge principalmente la violazione di login e password da parte di attori esterni, il data leak implica la divulgazione involontaria o intenzionale di dati e file da parte di individui all’interno dell’azienda, che può avvenire attraverso azioni non autorizzate, errori umani, mancanza di sicurezza dei dati o comportamenti scorretti dei dipendenti.

Un data leak può portare a un danneggiamento della reputazione aziendale e possibili conseguenze legali. Per questo motivo è fondamentale che le aziende implementino misure di sicurezza adeguate e promuovano una cultura della sicurezza dei dati per prevenire e gestire efficacemente i data leak.

Quali sono le differenze tra i data breach e i data leak

Anche se possono sembrare simili, data breach e data leak presentano differenze sostanziali. Un data breach si verifica quando avviene una violazione di sicurezza in azienda a causa di imprevisti o vulnerabilità sconosciute nei software, nell’hardware o nell’infrastruttura. Proprio questa vulnerabilità viene sfruttata dagli hacker che riescono ad accedere in maniera non autorizzata ai dati e alle informazioni sensibili.

Un data leak, invece, è il risultato di un errore umano interno, un insider threat, o di una negligenza nell’amministrazione dei dati da parte dell’azienda. Questo può includere configurazioni errate di servizi di archiviazione Cloud, che consentono l’accesso pubblico ai dati sensibili.

Sebbene un data leak possa portare inevitabilmente a un data breach, le cause sottostanti sono diverse e richiedono approcci di sicurezza diversi per la prevenzione e la gestione.

Quali sono le cause comuni dei leak di dati

Una fuoriuscita dei dati sensibili di un’azienda può portare a tutta una serie di conseguenze importanti per l’organizzazione. Dalle minacce alla privacy dei clienti che potrebbero anche intraprendere azioni legali, fino alla perdita della reputazione, è importante per l’azienda implementare tutte le azioni possibili di sicurezza, come la formazione dei dipendenti, la crittografia dei dati sensibili, il monitoraggio delle attività degli utenti e l’implementazione di politiche di accesso e controllo dei dati.

Le cause comuni dei leak di dati includono:

  • Errori umani: La configurazione errata delle impostazioni di sicurezza, la condivisione non autorizzata di informazioni sensibili o l’invio di dati a destinatari errati possono causare perdite di dati.
  • Insider threat: Gli impiegati, ex dipendenti o altri utenti interni possono deliberatamente o accidentalmente divulgare dati sensibili.
  • Scarsa formazione dei dipendenti: La mancanza di formazione e sensibilizzazione sui protocolli di sicurezza dei dati può portare a comportamenti rischiosi da parte dei dipendenti.
  • Servizi di terze parti non sicuri: L’uso di servizi Cloud o di terze parti senza adeguati controlli di sicurezza può esporre i dati dell’azienda a rischi di perdita o compromissione.

Quali sono le cause più comuni del data breach

I data breach rappresentano una delle minacce più serie per le aziende moderne. Comprendere le cause comuni di queste violazioni è fondamentale per implementare strategie di difesa efficaci. Ecco alcuni dei fattori principali che possono portare a un data breach:

  • Vulnerabilità del sistema: Le falle di sicurezza nei software, nell’hardware o nell’infrastruttura di rete possono essere sfruttate da cybercriminali per accedere ai dati.
  • Attacchi informatici: Gli hacker possono utilizzare tecniche come phishing, malware o attacchi ransomware per ottenere accesso non autorizzato ai dati sensibili dell’azienda.
  • Mancanza di sicurezza dei dati: La mancata implementazione di misure di sicurezza efficaci, come la crittografia dei dati, i controlli di accesso o la gestione delle identità, può rendere i dati vulnerabili a furti o violazioni.

Quali sono gli impatti e le conseguenze per le aziende

Un leak di dati può avere un impatto importante su un’azienda. Uno dei principali effetti è la perdita di fiducia da parte dei clienti, dato che la sicurezza delle loro informazioni personali è stata compromessa. Questo danneggia gravemente la reputazione dell’azienda, soprattutto se la notizia si diffonde attraverso i media o sui social media. Le persone potrebbero, poi, intentare una causa contro l’azienda.

Da tutto ciò, una conseguenza diretta, è la perdita di clienti e di business che potrebbero scatenare una reazione a catena con perdita di fatturato anche importante. La competitività dell’azienda, inoltre, può essere compromessa e con il rischio anche di perdita di proprietà intellettuale.

Tutti questi effetti, vanno oltre i costi finanziari diretti e possono mettere a rischio la stessa esistenza dell’azienda nel lungo termine.

Come prevenire data breach e data leak

Prevenire i data leak si può e si deve fare attraverso un impegno da parte dell’azienda nel mettere in pratica attività che possano garantire la sicurezza dei dati sensibili.

Il tutto parte dalla formazione approfondita dei dipendenti sulla sicurezza informatica, sensibilizzandoli sui rischi associati a un data leak. Ognuno dei lavoratori deve essere consapevole delle best practices per la gestione e la protezione delle informazioni.

Sarà poi importante definire e applicare politiche di accesso e controllo dei dati per garantire che solo le persone autorizzate possano accedere alle informazioni sensibili e utilizzare la crittografia per proteggere i dati durante la trasmissione o l’archiviazione.

L’azienda dovrà poi implementare sistemi di monitoraggio avanzati per rilevare attività sospette o anomalie, identificando rapidamente eventuali violazioni della sicurezza per intervenire con tempestività.

Fondamentale, poi, mantenere sempre tutti i sistemi e il software aziendale aggiornati con le patch di sicurezza più recenti. Allo stesso modo ci si dovrà accertare che i dispositivi utilizzati dai dipendenti siano sicuri con firewall aggiornati.

Necessario, infine, sarà condurre regolarmente valutazioni dei rischi per identificare e mitigare le potenziali minacce alla sicurezza dei dati.

Se per i data leak il punto principale è la formazione dei dipendenti, per proteggersi dal data breach è come prima cosa importante implementare tutte le misure di sicurezza più avanzate per evitare che malintenzionati esterni possano accedere ai dati sensibili.
Utilizzare firewall, software antivirus, sistemi di rilevamento delle intrusioni e altre soluzioni di sicurezza informatica, sono fondamentali per proteggere i sistemi e le reti aziendali da intrusioni esterne.

Anche in questo caso sarà centrale utilizzare sistemi di crittografia per proteggere i dati sensibili durante la trasmissione e l’archiviazione, rendendoli così illeggibili per chiunque non abbia le chiavi di decrittazione.

Bisognerà poi garantire che solo le persone autorizzate possano accedere alle informazioni sensibili, implementando sistemi di monitoraggio avanzati per rilevare attività sospette, o anomalie nei dati.

Non dimentichiamo poi, che come per i data leak, avere dei dipendenti preparati e formati su tutti i temi di sicurezza informatica permette di avere una prima barriera da attacchi esterni come il phishing.

Sarà necessario non solo assicurarsi che tutti i software e i sistemi utilizzati siano aggiornati con le ultime patch di sicurezza, ma che anche i fornitori e i partner commerciali rispettino gli stessi standard di sicurezza dei dati dell’azienda, stipulando accordi contrattuali chiari per la protezione dei dati condivisi.

L’azienda dovrà sempre predisporre un Disaster Recovery Plan così da sapere come rispondere prontamente agli incidenti e a eventuali violazioni della sicurezza.

Crittografia e sicurezza dei dati: fondamenta della Cyber Security

Crittografia e sicurezza dei dati: fondamenta della Cyber Security

La crittografia è uno degli elementi chiave per proteggere la riservatezza e l’integrità delle informazioni sensibili trasmesse e archiviate online. Essa, infatti, permette che i dati siano resi illeggibili agli occhi di chi non è autorizzato, a meno che non disponga della chiave corretta per decifrarli.

Viviamo in un mondo sempre più connesso, dove i nostri dati sono inseriti, con la nostra autorizzazione, in tantissimi database. Affinché le informazioni siano sempre protette, integre e autentiche, le aziende devono mettere in campo tutte le strategie per evitare di esporle a minacce e perdere poi la fiducia da parte degli utenti.

Investire in crittografia e sicurezza dei dati diventa, quindi, fondamentale per mantenere alta la reputazione della propria organizzazione.

Per approfondire l’argomento, in questo articolo vedremo:

Cosa si intende per crittografia in informatica

La crittografia in informatica è un processo di trasformazione dei dati in un formato illeggibile al fine di proteggere la loro riservatezza e sicurezza durante la trasmissione. Generalmente è basato su algoritmi matematici, a volte molto complessi, per codificare le informazioni in modo che possano essere lette solo da chi possiede la chiave di decodifica corretta.

La crittografia viene ampiamente utilizzata per proteggere le comunicazioni online, come transazioni finanziarie, messaggi e-mail e dati sensibili memorizzati su dispositivi digitali. Risulta quindi essere un processo fondamentale per garantire la privacy e la sicurezza delle informazioni personali e aziendali, proteggendo i dati da accessi non autorizzati

Crittografia simmetrica e asimmetrica in informatica

La crittografia simmetrica e asimmetrica sono due approcci utilizzati in informatica per proteggere la riservatezza e la sicurezza dei dati. Da una parte la crittografia simmetrica coinvolge l’utilizzo di una singola chiave condivisa tra mittente e destinatario, mentre dall’altra la crittografia asimmetrica coinvolge l’utilizzo di due chiavi complementari: una chiave pubblica, che può essere distribuita liberamente, e una chiave privata, che è nota solo al proprietario.

Queste due forme di crittografia sono entrambe molto utilizzate, con la crittografia simmetrica che è preferita per la sua velocità ed efficienza, mentre la crittografia asimmetrica è utilizzata per applicazioni in cui la sicurezza deve essere massima.

Vediamole nel dettaglio.

Crittografia simmetrica

La crittografia simmetrica è un metodo di crittografia in cui sia la cifratura che la decifrazione dei dati vengono eseguite utilizzando la stessa chiave segreta. Quest’ultima è utilizzata sia da chi invia le informazioni per cifrarle, che dal destinatario per decifrarle nel momento in cui le riceve.

L’algoritmo di crittografia applica, per creare il testo cifrato, una trasformazione matematica ai dati originali utilizzando la chiave segreta. Il destinatario può quindi applicare lo stesso algoritmo di crittografia e la chiave segreta per invertire la trasformazione e ripristinare i dati originali.

Questa tipologia di crittografia è più veloce ed efficiente, rispetto alla crittografia asimmetrica, ma pone il rischio di dover condividere una chiave segreta con un’altra persona. Ciò si traduce nella necessità di avere un sistema affidabile per la distribuzione delle chiavi che non deve essere vulnerabile ad attacchi esterni o intercettazioni.

Crittografia asimmetrica

Nella crittografia asimmetrica, ogni utente ha una coppia di chiavi uniche: una chiave pubblica, che è disponibile per tutti, e una chiave privata, che è conosciuta solo dall’utente stesso. La chiave pubblica viene utilizzata per cifrare i dati prima della trasmissione, mentre la chiave privata viene utilizzata per decifrarli una volta ricevuti.

La crittografia asimmetrica è utilizzata per garantire la riservatezza e l’integrità delle comunicazioni, in particolare nella posta elettronica sicura, nelle transazioni finanziarie online e nell’autenticazione degli utenti. Essa offre un’alternativa sicura alla crittografia simmetrica, perché va a risolvere il problema della distribuzione sicura delle chiavi segrete.

Come la crittografia migliora la resistenza agli attacchi

La crittografia è in grado di proteggere i dati rendendoli illeggibili agli occhi di persone non autorizzate, anche nel caso in cui riescano ad accedere, ad esempio, alla banca dati. Questo vuol dire che se un hacker riesce a intercettare o acquisire i dati, non sarà in grado di comprenderli senza la chiave corretta per decifrarli.

Questo metodo di sicurezza garantisce, inoltre, l’integrità dei dati, non permettendo ai malintenzionati di modificare o manipolare le informazioni durante la trasmissione. Utilizzando, ad esempio, firme digitali o hash crittografici, è possibile verificare se i dati sono stati alterati in modo non autorizzato.

Anche l’autenticità dei dati è protetta dalla crittografia: le parti, infatti, possono verificare facilmente l’identità del mittente, capendo così se i dati arrivano da una fonte attendibile o meno.

Proteggere la privacy è la riservatezza delle informazioni personali è cruciale. In questo la crittografia viene in aiuto, impedendo a terzi di accedere o spiare le comunicazioni o i dati sensibili. Solo così le aziende possono mantenere la fiducia dei propri clienti e rispettare tutte le normative sulla privacy.

Piattaforme di comunicazione: quali elementi valutare per scegliere il centralino più adatto alla tua azienda

Piattaforme di comunicazione: quali elementi valutare per scegliere il centralino più adatto alla tua azienda

All’interno di un’azienda la scelta del centralino è un passo molto importante se si vuole ottimizzare la comunicazione, rendendola più efficace e fluida.

Quando si valutano le diverse piattaforme di comunicazione disponibili, è importante considerare una serie di elementi fondamentali al fine di selezionare il centralino più adatto alle esigenze specifiche dell’azienda. Tra gli elementi da tenere sempre in considerazione ci sono, ad esempio, la dimensione dell’azienda e la sua struttura organizzativa, le funzionalità essenziali richieste per facilitare le attività quotidiane, e il budget disponibile per investire nella soluzione più adatta.

Tenendo in considerazione tutti questi elementi potrai optare per il centralino che più si adatta alle tue esigenze. Per aiutarti nella scelta in questo articolo parleremo:

Perché è importante la scelta del centralino

La scelta del centralino aziendale è molto importante per le aziende di qualsiasi dimensione perché questo va a impattare direttamente sulla comunicazione interna ed esterna. Avere un centralino efficace, infatti, rende da un lato più semplice lo scambio di informazioni tra dipendenti e clienti, mentre dall’altro migliora l’efficienza complessiva dell’azienda.

Scegliere, quindi, un centralino di qualità vuol dire ottimizzare il flusso di comunicazione, migliorando la soddisfazione dei clienti.

Come sceglierlo

Se vuoi mantenere una comunicazione efficace sia interna che esterna alla tua azienda, è fondamentale optare per un centralino affidabile con un numero di linee telefoniche disponibili adeguato alle tue esigenze. È bene ricordare che oggi il centralino telefonico non si limita semplicemente a ricevere e trasferire chiamate, ma rappresenta un sistema integrato con molteplici funzionalità che possono aumentare la produttività e migliorare i processi aziendali.

Oltre all’hardware, la scelta del provider VoIP aziendale è altrettanto importante. Optare per il provider sbagliato, infatti, potrebbe avere conseguenze sulla tua Business Continuity.

È essenziale valutare non solo il costo, ma anche la qualità dei servizi offerti. Il supporto tecnico, le competenze e i tempi di risposta degli operatori sono aspetti da considerare attentamente. Anche se potrebbe sembrare allettante puntare solo sul risparmio, la qualità del servizio deve sempre essere prioritaria.

Tra quali tipologie di centralini scegliere

Quando si considera la scelta di un centralino aziendale è importante valutare le diverse opzioni disponibili per garantire che si adatti alle esigenze specifiche dell’organizzazione.

Con l’avvento delle nuove tecnologie, in particolare quelle basate su Cloud, esistono moltissime opzioni tra cui scegliere. Per questo risulta molto importante considerare, nella scelta, tutta una serie di fattori come, scalabilità, flessibilità e facilità di utilizzo.

Tra le tipologie di centralini disponibili sul mercato, si possono trovare i centralini tradizionali, i centralini VoIP, i centralini in cloud e i centralini ibridi. Vediamoli nel dettaglio:

  • Centralini tradizionali: Sono i centralini telefonici classici che utilizzano linee telefoniche fisse e cablate per gestire le chiamate. Possono essere installati direttamente presso l’azienda o forniti da un provider di servizi telefonici.
  • Centralini VoIP: Sono centralini che sfruttano la tecnologia VoIP per convertire il segnale vocale in dati digitali e trasmetterli tramite la rete Internet. Questa opzione offre flessibilità e scalabilità, consentendo agli utenti di effettuare chiamate da qualsiasi luogo con una connessione Internet.
  • Centralini ibridi: Combinano elementi di centralini tradizionali e VoIP, consentendo agli utenti di utilizzare sia linee telefoniche tradizionali che connessioni Internet per le chiamate, così da avere maggiore flessibilità e opzioni di connettività per le aziende che desiderano mantenere il proprio hardware esistente, ma adottare anche nuove tecnologie.

Quali fattori tenere in considerazione

Quando si opta per un centralino telefonico per la propria azienda è bene tenere in considerazione alcuni fattori per garantire che la scelta fatta si adatti alle specifiche esigenze di un’azienda.

Il primo fattore da tenere in considerazione è sicuramente quello che riguarda le dimensioni dell’azienda. Le aziende più grandi, infatti, potrebbero richiedere soluzioni più complesse e scalabili rispetto alle piccole imprese. È importante anche identificare le funzionalità di comunicazione essenziali per l’azienda e assicurarsi che il centralino selezionato le supporti.

Il budget allocato gioca, infine, un ruolo molto importante. Questo perché è necessario bilanciare il costo con le esigenze aziendali e le funzionalità richieste.

Vediamo questi tre punti in maniera più approfondita:

Dimensioni azienda

Le esigenze di comunicazione di un’azienda variano, molto spesso, in base alle dimensioni della stessa. Le piccole imprese possono optare per soluzioni centralizzate e compatte che offrono funzionalità di base a costi accessibili.

Le aziende più grandi potrebbero, invece, avere bisogno di centralini più complessi e scalabili in grado di gestire un volume elevato di chiamate e supportare numerose linee telefoniche e utenti simultanei.

Le organizzazioni che hanno diverse sedi o molti dipendenti che lavorano da remoto, possono beneficiare di centralini VoIP basati su Cloud, che consentono una comunicazione flessibile e accessibile da diversi luoghi e dispositivi.

Funzionalità essenziali per la tua azienda

Nella scelta del centralino, l’azienda deve valutare quali sono le funzionalità necessarie per la sua specifica organizzazione. Queste funzionalità possono includere il trasferimento di chiamate, i menu vocali interattivi, la registrazione delle chiamate, la segreteria telefonica, il conferencing e la compatibilità con dispositivi mobili.

Diventa, quindi, fondamentale identificare le necessità per essere sicuri di scegliere un centralino che offra tutte le funzionalità necessarie per migliorare l’efficienza e la produttività.

Bisogna anche tenere in considerazione la facilità di utilizzo e le scalabilità del sistema, in modo che possa adattarsi alla crescita e all’evoluzione dell’azienda nel tempo.

Cloud Storage: cos’è e come può essere utile alla tua azienda

Cloud Storage: cos’è e come può essere utile alla tua azienda

Il Cloud Storage è un servizio di archiviazione dei dati che permette alle aziende di memorizzare, gestire e accedere ai propri dati tramite server remoti, anziché attraverso dispositivi fisici locali. È un modello che porta numerosi vantaggi alle aziende, come costi operativi minori, flessibilità nell’espansione o nella riduzione dello spazio di archiviazione, sicurezza avanzata dei dati e accessibilità da qualsiasi luogo.

Per comprendere al meglio come il Cloud Storage può essere utile alla tua azienda, in questo articolo vedremo:

Cos’è il Cloud Storage

Il Cloud Storage è una modalità di archiviazione dei dati informatici nella quale i dati digitali vengono memorizzati su server esterni e vengono gestiti da un provider di terze parti. Questo si occuperà dell’hosting, della gestione e della protezione dei dati che vengono archiviati nella sua infrastruttura.

Il provider deve assicurare che i dati sui suoi server siano sempre accessibili tramite connessioni internet pubbliche o private.

Utilizzare il Cloud Storage significa per le aziende archiviare, consultare e gestire i dati senza dover possedere e amministrare fisicamente i data center. Questa modalità di archiviazione è altamente scalabile, permettendo alle imprese di aumentare, o ridurre, la capacità dello storage in base alle esigenze.

Come funziona il Cloud Storage

Il Cloud Storage utilizza server remoti per archiviare una vasta gamma di dati e file. Le aziende e gli utenti caricano i dati su questi server attraverso una semplice connessione a internet. Essi vengono poi memorizzati in una macchina virtuale su un’infrastruttura fisica e, quando un’azienda ha bisogno di più spazio per archiviare, il provider crea dei nuovi pool di storagei così da rispondere alla richiesta.

Al Cloud Storage ci si connette attraverso internet utilizzando un portale, un sito web, oppure un’applicazione. Il server verso il quale ti colleghi, inoltrerà i dati verso un pool di server che si trovano in uno di più data center.

I provider, di solito, replicano i dati su più macchine così che se un server dovesse essere disattivato temporaneamente per manutenzione o dovesse guastarsi, si potrà sempre e comunque accedere ai dati godendo quindi dell’alta affidabilità

Quali sono i vantaggi del Cloud Storage per le aziende

Il Cloud Storage permette di eliminare la necessità di investire in costosi hardware e infrastrutture di archiviazione fisica, riducendo così i costi operativi e consentendo alle aziende di adottare un modello di pagamento flessibile in base alle loro esigenze effettive di archiviazione.

Questo si traduce anche in una maggiore scalabilità, permettendo così alle aziende di diminuire, o ridurre, velocemente lo spazio di archiviazione in base alle esigenze che possono cambiare, senza essere costretti a fare investimenti costosi nel lungo termine.

La flessibilità del Cloud Storage consente alle aziende di accedere ai loro dati da qualsiasi luogo e in qualsiasi momento: sarà necessaria solo una connessione a internet e tutti i dipendenti potranno collaborare in maniera semplice, accedendo rapidamente alle informazioni e ai dati.

Ricordiamo che i fornitori di Cloud Storage propongono livelli avanzati di crittografia e protezione dei dati, nonché procedure di Backup e ripristino automatici

Grazie al cloud storage è possibile garantire anche Buisness Conitnuity, in caso di problematiche bloccanti, , perché permette di recuperare in maniera rapida i dati in caso di emergenze o crisi.

Quali sono le tipologie di Cloud Storage

Il Cloud Storage può essere diviso in tre tipologie:

  • Cloud Storage pubblico: In questa tipologia puoi collegarti attraverso internet a uno storage di un provider che viene utilizzato anche da altre aziende. L’accesso ai servizi e ai server è, generalmente, possibile da qualsiasi dispositivo.
  • Cloud Storage privato: Questa modalità replica il modello del Cloud, ma è ospitato all’interno della tua rete, utilizzando un server fisico per creare istanze di server virtuali e aumentare la capacità di archiviazione. Con il Cloud Storage privato puoi avere sia il pieno controllo di un Cloud privato on-premise oppure coinvolgere un provider di archiviazione sul Cloud per creare un Cloud privato dedicato accessibile tramite una connessione privata.
  • Storage Cloud ibrido: Fonde caratteristiche del Cloud pubblico e privato, offrendo alle organizzazioni la flessibilità di selezionare quali dati archiviare e in quale tipo di Cloud. L’approccio ibrido consente alle organizzazioni di sfruttare le capacità di entrambi i modelli, ottimizzando la gestione dei dati in base alle esigenze specifiche. Alcune aziende adottano il Cloud ibrido per potenziare le proprie infrastrutture di archiviazione interne con le risorse scalabili e flessibili del Cloud pubblico.

Come scegliere il servizio di Cloud Storage per la propria azienda

Quando si sceglie un servizio di Cloud Storage per la propria azienda è importante, prima di tutto, valutare che il servizio offerta preveda la crittografia dei dati, le politiche di accesso e controllo degli utenti e le misure di protezione contro minacce esterne.

L’opzione di Cloud Storage scelta dovrà essere flessibile e scalabile, così da potersi adattare alle esigenze di archiviazione dell’azienda nel tempo. Per garantire un’ottima efficienza operativa, infatti, sarà sempre importante avere la possibilità di ridurre, o aumentare, lo spazio di archiviazione in base alle necessità, mensili o annuali.

Considera sempre la facilità d’uso e l’integrazione del servizio con gli altri strumenti e sistemi utilizzati dall’azienda. Un’interfaccia intuitiva e una buona compatibilità con i software aziendali esistenti possono semplificare notevolmente l’implementazione e l’utilizzo del servizio di Cloud Storage.

Formazione in Cyber Security per dipendenti: un investimento necessario

Formazione in Cyber Security per dipendenti: un investimento necessario

La formazione in Cyber Security per i dipendenti è un investimento che non può mancare per qualsiasi azienda, a prescindere da settore o dimensioni.
È una formazione che deve avere come obiettivo quello di educare i dipendenti sui rischi informatici e sulle migliori pratiche di sicurezza, aiutando così a proteggere l’azienda da potenziali minacce informatiche.

Per capirne l’importanza in questo articolo vedremo:

Formazione in Cyber Security in azienda: in cosa consiste

La formazione in Cyber Security è un aspetto che non deve mai essere trascurato all’interno dell’azienda, perché permette di istruire i dipendenti sull’importanza della sicurezza informatica e per fornire loro le competenze necessarie per identificare, prevenire e rispondere alle minacce informatiche.

La formazione può essere condotta su una vasta gamma di argomenti, come:

  • La consapevolezza sui rischi informatici;
  • Le best practices per proteggere i dati sensibili;
  • Le procedure per gestire attacchi hacker;
  • L’utilizzo sicuro delle tecnologie digitali;
  • La conformità alle normative sulla privacy e sulla sicurezza dei dati.

L’obiettivo principale della formazione in Cyber Security è quello di permettere ai dipendenti di non subire passivamente eventuali attacchi informatici e, inoltre, di contribuire attivamente alla protezione delle risorse informatiche dell’azienda, riducendo il rischio di violazioni della sicurezza.

Formazione in Cyber Security in azienda: perché è importante

La formazione in Cyber Security in azienda è importante prima di tutto per proteggere le risorse digitali e i dati sensibili dell’azienda da minacce informatiche che si fanno via via sempre più sofisticate.

Formare i dipendenti permette loro di conoscere quali siano i rischi informatici e di adottare, di conseguenza, comportamenti sicuri durante le attività lavorative quotidiane.

Anche i dati aziendali saranno maggiormente al sicuro, così da evitare di subire significativi danni finanziari, reputazionali e legali per l’azienda.

Investire nella formazione dei dipendenti sulla sicurezza informatica aiuta, inoltre, a creare una cultura aziendale più consapevole sui rischi del mondo digitale, migliorando complessivamente la sicurezza informatica e la resilienza dell’organizzazione alle minacce esterne.

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